NON CI RESTA CHE FARE RICORSO.
Milano, 26 luglio 2022
La vicenda di San Siro, la triste vicenda di San Siro dimostra, per l’ennesima volta, la distanza che c’è tra chi amministra Milano e le cittadine e i cittadini che ne subiscono le scelte.
Il Comitato per il referendum x San Siro denuncia, con un forte rammarico, che, nonostante la propria disponibilità al dialogo e alla trasparenza dei rapporti, vi è stata da parte dell’Amministrazione l’ennesima scorrettezza politica nella gestione del parere dei Garanti sull’ammissibilità o meno del referendum.
Ricevuti, dopo mille difficoltà i pareri degli uffici comunali, abbiamo subito chiesto un incontro con il Collegio, al fine di esprimere le nostre perplessità.
Incontro che ci è stato, oggi, negato in quanto i Garanti, senza frapporre tempo, hanno già consegnato all’Amministrazione il loro parere definitivo.
Un comportamento che non lascia spazio a nessuna interlocuzione o confronto ma che costringerà il Comitato a difendere, con tutti i mezzi legali e politici, il diritto di espressione di migliaia di cittadine e cittadini sul destino di un bene pubblico.
Di seguito una breve sintesi del percorso ad oggi:
1 Dopo aver valutato, insieme ai garanti, il testo dei quesiti referendari, il Comitato ha raccolto, nel giro di una sola settimana, più delle 1000 firme (1400 per l’esattezza) necessarie per presentare la richiesta referendaria.
2 Da quel momento si è rimasti in attesa del giudizio dei Garanti nominati dal Comune e dei pareri degli uffici tecnici del Comune a cui è demandata la verifica tecnico/finanziaria. Le richieste di accedere agli atti prodotti dagli uffici sono restate non risposte.
3 Il Comune si è preso tutto il tempo necessario, fino al 18 luglio quando i Garanti, contestualmente interpellati, hanno risposto ad una richiesta di interlocuzione del Comitato, incontrandolo per informarlo di aver ricevuto i pareri, negativi, degli uffici.
4 Alla nostra richiesta di averne copia è stato risposto che si trattava di documenti endoprocedimentali emessi da un altro ente, e che non era nella disponibilità dei garanti consegnarli al Comitato.
5 Il Comitato è stato costretto a ribadire, interpellando tutti i soggetti coinvolti, la richiesta di accesso agli atti, per avere documenti che, badate bene, erano già stati redatti in data 20/21 e 22 giugno come si è poi constatato al riceverli.
6 Ricevuti via pec i documenti, venerdì 22 luglio, il Comitato ha constatato che gli stessi erano arrivati contemporaneamente ai giornali, che hanno fatto da grancassa alle tesi comunali.
7 Il 22 luglio abbiamo inviato subito una richiesta di incontro con i Garanti per poter interloquire, manifestare le nostre perplessità su quanto espresso dagli uffici e valutare insieme possibili adattamenti al testo dei quesiti.
8 Oggi, martedì 26 luglio, ci è stato comunicato che i Garanti hanno già consegnato il loro parere e quindi ogni interlocuzione è ormai inutile.
Una sintesi che dimostra come non sia possibile per nessun cittadino, organizzato o meno, interloquire con la pubblica amministrazione senza dover superare difficoltà procedurali e legali che niente hanno a che fare con la partecipazione.
Non sappiamo, al momento, quale sia il giudizio dei Garanti, che purtroppo immaginiamo, ma qualsiasi esso sarà non giustifica questo continuo ostruzionismo al confronto democratico da parte di un Sindaco e di una Giunta che millantano il coinvolgimento dei Milanesi mentre, nei fatti, lo ostacolano con tutti i mezzi burocratici a disposizione.
Il comitato Referendario agirà in tutte le sedi opportune per difendere la voce di migliaia di cittadini e cittadine, ma, fin da ora, non può non esprimere un giudizio politico negativo e stigmatizzare il comportamento pilatesco di più di una delle compagini politiche che fanno parte della maggioranza che governa Milano. Non è più in gioco la partecipazione, ma è a rischio la democrazia reale dei rapporti tra le istituzioni e la cittadinanza.
NdR CRXSS
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Data: mercoledì, Luglio 27, 2022 @ 05:35:13 pm
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